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di checchina 31

un brindisi alla signora Primicerio: la quale, per corrispondere, bevve un bicchierino di cognac, liquore che non aveva mai bevuto, di un fiato solo.

Nel salotto, tutti tre tacquero un momento. Vi faceva freddo in quella stanzetta povera di mobili, senza tappeto, con quelle tendine grame. Come se si potesse riscaldarla coi lumi, Checchina fece portare l’altro lume che esisteva in casa; ma non aveva paralume e accecava, a guardarlo. Ella sedeva sul divano, ritta sul busto, sentendo per la prima volta la miseria di quella stanza e soffrendone acutamente: appena appena se udiva la voce armoniosa del marchese di Aragona che le diceva male della villeggiatura di Scozia, dove gli