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di checchina 29

nazioni molli, come carezzevoli, e nelle più semplici parole, pareva che ondeggiassero soffi caldi, aliti avvincenti di tenerezza. Parlando, fissava negli occhi il suo interlocutore, col suo sguardo serio, pensoso, mentre un lieve sorriso compariva sotto l’arco biondo dei mustacchi e la mano morbida scherzava col coltello. Checchina, sollevata dal suo incubo, si rincorava, vedendo la disinvoltura da gran signore con cui il marchese di Aragona non si accorgeva di nulla: il viso rosso diventava roseo, e l’arricciatura che le solleticava la nuca, le cagionava un fastidio dilettoso, invece che una pena. Ogni tanto, sotto lo sguardo del marchese, le palpebre le battevano, come se la luce fosse troppo