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fumo molle e dolce: le pareva di averlo sulle labbra, come un sapore di zuccherino. In verità, sul principio del pranzo, ella fu molto in pena, perchè tutto andava male. Susanna dava al marchese certe occhiate di diffidenza e serviva di malagrazia. I piatti e le forchette tardavano un secolo, dalla cucina: e Checchina taceva, senza osar di chiamare, fissando la tovaglia, tutta imbarazzata. Toto Primicerio aveva una grossa allegria di medico in festa, arrischiava lo scherzetto, parlava familiarmente al marchese, come se fossero compagnoni: gli narrava di una quantità di gambe segate, di budella ricucite e riadattate nel ventre, di carotidi recise e di flem-