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di checchina 125

chiamarlo quattro volte, alle tre e mezzo — e borbottava, raschiando, sputando, che aveva la bocca avvelenata e il mal di capo.

— Ci vai da Isolina, oggi, di nuovo?

— Sì — disse lei, decisamente.

Ma partito il marito, mentre si vestiva, Checchina s’impensieriva ancora di Susanna. Che avesse sospettato qualche cosa? Non ci mancava che questa. Ella si fermava, abbottonandosi il vestito, presa da una fiacchezza, da una sfiducia: poi la musica triste che era nelle parole scritte dal marchese, le toccava certe fibre del cuore per cui trasaliva e si sbrigava a vestirsi.

— A rivederci, Susanna.