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370 la mano tagliata.

Era un sogno, infine; ma le creature delicate come Maria possiedono una seconda vista dello spirito, che s’impone a’ più increduli.

«Come venne l’alba, ella finì per addormentarsi, tenendo la mia mano, ma sussultando ogni tanto nel sonno lieve. Io non potetti dormire più. A giorno chiaro, io la lasciai e discesi al pianterreno e nel giardino del nostro cottage, senza potervi veder nulla di anormale. Lontano, lungo la banchina di Cowes, erano sempre i tre yachts al disarmo, nessuna traccia di altra imbarcazione. Malgrado il riposo preso verso l’alba e la mia presenza, Maria si svegliò agitatissima. Per un capriccio gentile, dove la paura non entrava che per metà, tutto quel giorno ella non volle uscire dalla nostra camera; dovetti intrecciarle io i bei capelli neri, dove mi piaceva d’immergere le mani e il volto, giacchè ella non volle saperne di farsi pettinare dalla cameriera. E, tutta la giornata, Maria non volle staccarsi un sol minuto da me, non se ne staccò materialmente parlando, come se temesse ogni minuto di perdermi.

«Credete, Ranieri: tutti i minuti di quel giorno mi sono impressi nell’anima e valgono per me come quelli più alti della mia esistenza. In punto di morte, se io morrò giovane, mi ricorderò solamente di quanto accadde in quella giornata, e se dovessi vivere fino alla vecchiaia più caduca, quelli sarebbero i soli ricordi sopravvissuti alla nebbia del passato. Ella, in quel giorno, più che innamorata della vita e dell’amore, che io rappresentava per lei, versò nel mio cuore tesori inesauribili di tenerezza; ella fu languida ed appassionata, carezzevole e ardente, gioconda come una bambina e triste come solo lei poteva esser triste; vi dico, non volle uscire da quella camera. Ella aveva conservato l’abitudine di certe sue vesti bianche fluenti, che l’avvolgevano castamente e che intanto la-