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la mano tagliata. 307


si sdraiò sopra una poltrona, e si mise a fumare una sigaretta nella più profonda indifferenza. Suonavano le dieci e tre quarti, quando fu bussato alla porta della stanza e Dick Leslie entrò. L’agente di polizia squadrò prima Roberto Alimena ed ebbe un piccolo moto di meraviglia che represse subito.

— Tutto è pronto? — disse il detective.

— Sì, — rispose freddamente Roberto Alimena.

— Andiamo allora?

— Andiamo, — disse gelidamente Roberto Alimena.

E insieme partirono in silenzio, per la terribile avventura che li aspettava.


V.

sotto il cielo azzurro.

Quell’inverno era cominciato singolarmente mite in Napoli: verso la fine di dicembre, vi erano state le due o tre giornate freddissime partenopee, quelle che formano il culmine del freddo a Napoli, e per cui tutti i napoletani si rinserrano nelle loro case. Dopo di che, una temperatura costantemente dolce aveva allietato i giorni brevi del gennaio.

Il sole splendido di un cielo perfettamente azzurro, questo era l’emblema, queste erano le armi parlanti di Napoli in quell’inverno.

E, siccome le notizie di questa dolcezza iemale pare che le porti il vento, più che il telegrafo, la calata de’ forestieri che vengono a svernare a Napoli dalle parti più lontane del mondo, era cominciata molto tempo prima di tutti gli altri anni. Ordinariamente, i forestieri freddolosi non giungono a Napoli che verso la metà di febbraio per rimanervi sino alla fine di aprile, ma, quell’anno, a dicembre, già gli stranieri cominciavano a in-