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234 la mano tagliata.


«— Amato? Dunque, sapete di un amore?

«— Neanche su questo posso rispondervi.

«— Perchè?

«— Perchè non è mio segreto.

«— Il conte Lambertini aveva un segreto; ciò complica molto la situazione.

«— Ogni uomo ne ha qualcuno.

«— Segreto doloroso?

«— Così.

«— Amava la moglie di un altro? L’innamorata di un amico? — insinuò cautamente il delegato.

«— Non posso dirvi nulla!

«— Signor conte Alimena! Voi sapete che un fatto gravissimo è accaduto, qui, questa notte. Voi sapete qualche antecedente importantissimo dell’infelice che, forse, muore di là, qualche circostanza che potrebbe illuminarci sul delitto. Voi tacete!

«— Taccio, perchè ritengo che gli amori del conte Ranieri Lambertini non abbiano nulla che vedere col terribile accaduto.

«— Non volete dirci nulla?

«— No, — replicai io, fermamente.

«Le sopracciglia di quell’uomo si aggrottarono un poco e tutto il viso assunse una trista espressione. Egli si baloccò con la stecca, battendola vivamente sulle dita.

«— Avete altro da chiedermi? — dissi io, accendendo una sigaretta e facendo per andarmene.

«— Poche altre cose e vi lascio in libertà.

«— Eccomi a voi.

«— Vi era mai stata lite, fra voi e il conte Ranieri?

«— Mai, mai.

«— Per nessuna causa?

«— Per nessuna causa.

«— Fu lui a presentarvi alla contessa Loredana?