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456 La Conquista di Roma

come non ne faccio a voi. Voi avete ragione di amarvi.»

Sangiorgio alzò il capo umiliato per guardare negli occhi il vecchio marito malinconico.

«Naturalmente,» riprese costui. «Angelica è bella, è giovane, è intelligente, avrebbe bisogno di una persona giovane, come lei, tutta a lei dedicata, che la sapesse apprezzare in tutte le sue belle e buone qualità, che vivesse con lei la vita in comune, la vita dello spirito e del cuore: invece ha un vecchio inaridito, scettico, distrutto, che ha una vecchia e ardente passione da alimentare, l’ambizione, la passione esigente, concentrata, rabbiosa di quelli che hanno passato i quarant’anni.

«È naturale che Angelica preferisca voi a me: voi stesso, che volete e sapete ancora amare, che non avete ambizione, che non conoscete ancora questa febbre dell’anima che mai non si cheta, che avete il cuore pieno di fiducia e la fantasia piena di entusiasmo, voi preferite a tutto questa dolcissima ebbrezza dell’amore. Chi vi darà mai torto? Siete voi i più saggi, noi siamo i pazzi, noi meritiamo di essere burlati e ingannati, noi com-