Pagina:Serao - L'infedele.djvu/92


l'infedele 85


Queste lettere, egli non le mandava; eppure bizzarramente, egli ne aspettava la risposta, egli riprendeva a scrivere, rimproverando dolcemente l’amata. La sua illusione talvolta, si prestava a miraggi incredibili. Egli si faceva portare, da un giardiniere che aveva il gusto dei fiori, in quell’atroce paese di provincia, dei fasci di fiori, gli ultimi rami degli arbusti autunnali e li riuniva nel modo che ad essa piaceva: e mettendoli nei vasi, pareva che preparasse tutta la bellezza floreale di quell’antico nido d’amore, dove si vedevano, dove egli passava tante ore, anche senza lei, prima che ella giungesse, nella impazienza dell’attesa, dopo che ella era partita, nella contemplazione