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more di Paolo Herz per Luisa Cima, passava nelle contemplazioni dolci e dolenti sentimentali, viaggiava nelle purissime regioni dell’anima.

E nel silenzio della gran casa deserta di provincia, in un’ora alta della notte, solo con la sua coscienza e con Dio, innanzi alle lontane stelle, egli giurò, a se stesso e all’arcano Spirito delle anime, che, per sempre, egli non avrebbe amato che Luisa Cima sino alla morte, e che giammai avrebbe violato la fedeltà a questo amore. Quello che egli non aveva mai voluto giurare, nella pienezza dell’amore corrisposto, nelle ore più alte e più larghe di felicità, lo giurò quando era stato abbandonato, quando la creatura crudele e perversa gli aveva volto le spalle.