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cia nel sentimento e in se medesimo, e lo ha imbaldanzito sino al punto di credersi intangibile al dolore di amore; egli ha perduto ogni criterio della infelicità e della miseria morale che viene dall’amore, massime di quella miseria e di quell’infelicità, che noi stessi portiamo nell’amore. Infine, Paolo Herz è diventato un essere fiero della propria forza morale amorosa, della propria sapienza amorosa, fiero di tutto conoscere e di tutto poter vincere, nulla temendo, nulla vedendo, nulla rammentando, cieco come tutti i fortunati, sui moti improvvisi e inaspettati della vita e sulle contraddizioni crudeli della fortuna.

In questa istoria d’amore, Paolo Herz è il traditore.