nico di oro; erano servite a una donna per tagliarsi le due lunghe, folte, bellissime trecce nere, per gittarle ai piedi di Carlo, inutilmente. Costei era tanto brutta! E sgraziata e antipatica, inoltre! E di animo bizzarro, capriccioso, insopportabile, insieme a ciò! Carlo la guardava con ripulsione; le faceva degli sgarbi; le diceva delle impertinenze; le dimostrava in tutti i modi il disgusto che ella gli ispirava. Ma ella lo amava. Goffa, non giovane, brutta, vestita grottescamente, nervosa, nevrotica, piena zeppa di difetti fisici e morali, ella lo amava e lo perseguitava con questo amore. Erano tali o tante le frenesie che questa donna commetteva, nell’ebrietà del dolore, che tutti si erano accorti di