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214 l'attesa


non veniva. D’un tratto odo un debole fischio, un suono di campanella, mi precipito fuori, in tempo per vedere un treno nero, bagnato d’umidità. Il sangue, mi va al cuore, ma oso domandare:

— È il diretto?

— No, è un merci. Ci vogliono tre quarti d’ora pel diretto.

— È segnalato alcun ritardo?

— No, per ora.

Ella non verrà. Me ne vado nel giardinetto della stazione dove crescono le rose delle quattro stagioni ed i gelsomini cremisi, in ritardo. Una lucertola mi guarda con i suoi occhietti sospettosi, una buona, simpatica e nervosa lucertola. Vorrei narrarle la mia disperazione, perchè ella non verrà. Un carabiniere è ritto sotto la porta;