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dissidio | 193 |
sempre, con un senso d’infinita dolcezza, l’idea di appartenervi, l’idea di avervi mio, per tutta la vita, prima come amante, poi, quando la ragione dell’età fosse sopravvenuta, come la migliore vostra amica, come il migliore fra i vostri amici, come l’unico amico. Qual sogno!
— Ebbene?
— Ebbene, ogni volta che la realtà mi pareva si avvicinasse a me, a noi, sempre che questa visione prendeva forma, cominciava a prender forma, un invincibile terrore mi ha impedito di continuare.
— Ma perchè?
— Ve l’ho detto: sospettavo, temevo una reciproca inguaribile infelicità. Troppo diversi fra noi e troppo eguali in alcuni momenti: