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dissidio 191


do stavate per commettere un altro errore e venivo da voi, e vi parlavo, vi rammentate, vi maltrattavo, talvolta! Ciò vi fermava, lo so. Ma quella volta, quella volta fatale, nulla vi arrestò, nulla poteva arrestarvi ed io che vi amava, forse, dovetti assistere alla vostra caduta. Che orribile cosa, che notti ho trascorse, con questo cruccio nell’anima, vedendovi avvilita, perduta, disonorata, non solo agli occhi del pubblico, che non sarebbe di prima importanza, ma agli occhi miei, agli occhi vostri! Questo, è amore.

— Voi, dunque, mi amate? — ella domandò ancora.

— Sì. E voi?

— Vi amo.