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l'infedele 171


vuto una donna, ma un’altra! Il tradimento era più brutto, più sporco, più laido, perchè compiuto così, non contro l’amante, ma contro l’amore, non contro Luisa, ma contro sè. L’incanto era spezzato; ogni santa magia era distrutta: ed egli era un essere volgare e vile, un essere povero e infelice, una creatura senza dignità e senza orgoglio, senza rifugio e senza conforto.

Oh notti atroci! Egli espiava, in quelle notti, la notte del suo peccato: egli la espiava in tutte le forme, le più crudeli: egli si odiava e si disprezzava: egli che si era creduto grande e puro, innanzi alla perfida Luisa Cima, adesso si sentiva mille volte più basso di lei. Le ragioni naturali della vita erano infrante: i legami