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146 | l'infedele |
continua, — Andremo molto lontano... viaggeremo presto... viaggeremo assai... vedrai tanto mondo diverso... dimenticherai...
— Io porto il mio male in me — soggiunse Paolo, con voce sorda.
— Partiamo, partiamo... — riprese lei, quasi non avesse udito.
— Vuoi tu viaggiare con un agonizzante?
— Non importa — ella rispose, crollando il capo. — Vieni via, Paolo, ti sentirai meglio, il tuo male avrà una pausa.
— Dove, che questo interno tormento non vi sia? Conosci tu questo paese?
— Paolo, io sono una persona che ti vuol bene, non so tante cose. Ti dico, solo: andiamo via. Vedrai... sarò una buona com-