Pagina:Serao - L'infedele.djvu/147

140 l'infedele


duto la sera innanzi. Una notte, dunque, aveva fatto quel cangiamento? Una notte. Egli la guardava, come perduto.

— Va di là — gli disse lei — va in salone. Aspettami.

Gli aveva parlato con più dolcezza, ora: ma sempre come se comandasse. Senza rispondere, egli volse le spalle ed uscì.

Quando fu solo, fra le piante verdi dalle larghe foglie, di quel salone che era anche una serra, fra quelle sete ricamate di fiori esotici e di animali favolosi, fra quei vasi alti e sottili ove si elevavano dei fiori dal lungo stelo, fra quei mobili molli e profondi, dove pareva così soave sdraiarsi e non pensare, sognare e non dormire, in una luce temperata, ma