Pagina:Serao - L'infedele.djvu/110


l'infedele 103


— Paolo, Paolo, io sono stata malata a Saint-Moritz.

— Chèrie, tu sempre così allegra, fai la Margherita Gauthier, adesso?

— È una sciocchezza, io sto benone — proclamò ella, con un grande scoppio di risa. I bianchissimi denti scintillavano, fra le labbra umide.

— Ridi, ridi ancora un poco — egli le disse ansiosamente, tutto rinfrescato, tutto confortato da quella florida gioventù, da quella gaiezza serena, da quella bellezza deliziosa.

— Io morirò in una risata, sembra... — e rise ancora, così seducentemente, che egli restò incantato.

— Tu sei la giovinezza; tu non