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102 | l'infedele |
— Che vuoi, dunque? — ella domandò, a bassa voce, levando la testina, per guardarlo negli occhi.
— Che tu mi voglia bene, un poco.
— Io te ne voglio.
— Come agli altri tuoi amici?
— ... già.
— Diversamente, voglio.
— Tu vuoi essere amato, pour tout de bon?
— Sì, cara.
— Si dice Chérie e non cara.
— Chérie, Chérie, Chérie!
— Il mio cuore è malato, non posso amarti.
— Sono bugie dei medici.
— Ti assicuro... pare che io lo abbia consumato.
— Consumalo un pochino per me, Chérie.