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100 | l'infedele |
— Benissimo, benissimo, fatemi la corte — e rise un poco.
— Mi accettate?
— Si accetta sempre un corteggiatore.
— Poco buona, Chérie, in questo momento!
— Io? — ella domandò, distratta, mentre egli le aveva preso le due mani e le baciava, ora l’una, ora l’altra, con piccoli baci che parevano dei soffi.
— Le vostre mani sono più buone delle vostre parole — e si chinò per darle un bacio sulle labbra.
Ma ella, con moto vivace, sebbene senza ira, lo schivò.
— Cattiva! — egli disse con molta dolcezza, ma con una vera emozione nella voce.