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76 | Il perfettissimo amante |
— Forse ti amava poco, — soggiunse Maddalena Herz, ricaduta nel suo scetticismo.
— Mi adorava; io vedevo bene, in lui, quanto gli costasse il suo sacrificio: io l’ho visto pallido e scoraggiato, spesso, di lontano, e ho tentato di consolarlo, con una lettera: ma, sentendo la stessa ebbrezza del suo sacrificio, non l’ho fatto.
— Era un amore triste, però.
— Sì, spesso.
— Molto triste?
— Moltissimo. Ma l’amore non è sentimento gaio.
— Gli uomini lo guastano.
— Forse, — disse Beatrice Albano, incrociando le mani sulle ginocchia.
— Ma siete stati felici?
— Per quanto è possibile, felici.
— Poco felici, allora?
— Come tu vuoi. Giudica: due creature che si adorano, che s’intendono perfettamente, che vivono in un’armonia completa, che credono all’amore, che credono nella vita.... giudica.
— E che mi raccontavi di tristezze?