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60 Il perfetto amante


siosa, che avrei trovato, in lui, e ciò dava un sapore immenso a tutti i nostri convegni, e ciò metteva il mio cuore in uno stato di continua veglia. Vi erano minuti così intensi in cui io era certa della sua adorazione, poichè io vedevo la verità dell’amore nei suoi occhi ardenti, perchè la udivo nel balbettio della sua voce, perchè io sentivo, con orgoglio e con tenerezza, che quell’uomo mi apparteneva completamente: ma il minuto dopo io ricadeva nel dubbio, tanto le parvenze di Massimo Dias erano singolari, e il dubbio suscitava in me tutte le forme della passione. Vi erano dei periodi in cui sembrava che egli mi sfuggisse intieramente: neri periodi di desolazione, di disperazione: e, forse, forse, in quei tempi egli più mi amava, e io non intendeva l’enigma. Tanto che, a poco a poco, tutta la mia esistenza morale e materiale appartenne al mio amante: io sentii assolutamente che solo il suo amore mi rendeva importante e cara la vita, e che egli era il solo uomo che io potevo amare.