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Angelica | 275 |
detto il primo bacio che avete dato a Francesco, maledetti tutti i baci di voi due, essi sono la febbre delle mie vene, la pazzia del mio cervello, la dannazione della mia anima!
Ho cercato di salvarmi, io. Sono giovane, l’istinto della vita combatte in me. Ho viaggiato, ma il mio tormento mi ha seguito dovunque, nei paesi più lontani; ho cercato di riamare il mio cortese e crudele marito, ma non sono giunta che a violare la mia coscienza; ho cercato di amare qualcun altro, di farmi amare, ma non ho potuto, non ho potuto. L’immagine di Francesco Sangiorgio, nitida, imperiosa fin nella dolcezza, gloriosa fin nella tristezza, è restata in me, intangibile. Nessun uomo, nè io stessa, nè Dio potranno giammai cancellarla da me: e io vado a chiedere alla morte la salvazione. Ho tentato di vivere, ho tentato di sperare. Ho tentato! Ho sperato che il suo amore per voi s’illanguidisse, ho sperato che voi lo tradiste; ho negato fede all’amore, ho negato fede alla co-