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Miss Geraldina 247


che nessuno mai le avrebbe mormorati; canticchiava ritornelli amorosi; dipingeva all’acquerello qualche veduta di Sorrento; sempre sola. Non scriveva mai, perchè non doveva scrivere a nessuno e perchè scrivere le faceva venire l’affanno. Non cuciva nè ricamava perchè era inutile. Non piangeva perchè non aveva per chi piangere; non rideva, perchè il suo destino era di far ridere.

Questa miss Geraldina Fitz-Gèrald di Gèrald Castle nel Somerset, morì a trentaquattro anni, dopo due anni di una crescente malattia di cuore, che le toglieva il respiro. È la malattia dei grassi. Di rossa divenne gialla; invece di dimagrare si gonfiò tutta. Nell’albergo dove morì, dovettero ordinare una cassa grandissima per chiudervela dentro. Io l’ho vista questa morta. Sulla larga faccia, simile a quella di certi angioloni di marmo diventati gialli col tempo, sulla larga faccia bonaria stava il rancore doloroso di un essere innocente, inoffensivo, colpito da una grande ingiustizia.