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138 La veste di seta


formando una così stretta parte, non solo con la sua persona, ma col suo cuore e con la sua anima, le riapparivano innanzi, non già come tanti metri di stoffa tagliati in una foggia più o meno bizzarra, ma come lembi della sua esistenza. Il vestito delle corse, dell’anno prima, era di merletto nero ricamato di pisellini di seta azzurra, sovra una gonna di raso nero e con una gran cintura di seta azzurra: in quel giorno delle corse, ella si era sentita così giovane e così gaia, e aveva dato tanto volentieri delle primole azzurre a Massimo Dias che la corteggiava così strettamente, da due mesi. Quest’anno ella avrebbe avuto un altro vestito, molto chiaro, di un verde pallidissimo, una vera audacia, per una persona bionda: e Massimo Dias era partito, dall’autunno, per l’ambasciata di Pietroburgo, dove era addetto. Quel vestito di broccati lilla, corto, ma molto ricco, era servito, l’anno prima, per assistere al matrimonio di Giovannella Casacalenda, un matrimonio di convenienza, dove la sposa era così smorta e aveva pianto nelle braccia di Emma Lieti,