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122 Nella via


strillando, pestando i piedi, mentre ella cercava di quietarli, fermando le loro mani impazienti: uno specialmente, voleva due centesimi di noci, voleva a forza quattro noci, piangeva, singhiozzando, stringendo convulsamente il due centesimino. Essa gliele dette, egli se ne andò, saltando. Già una striscia di ombra si allungava sulla via di Santa Lucia, e la gente vi s’infittiva: una lieve ombra si distendeva anche sulla faccia di Vicenzella. Aveva vendute tutte le noci, anche un castelletto di piccolissime, anche un castelletto di fradicie: e restava inerte, con le mani sotto il grembiule, non perdendo mai di vista la discesa del Gigante, donde Ciccillo doveva venire. Fortuna era andata a giuocare con la bambinella di Mariagrazia l’acquaiuola, quando una donna si avvicinò a Vicenzella. Era una donnina magra e bruna, con un filo di coralli rossi al collo, e un vestito di percallo giallone.

— Salute, Vice’, — disse, deponendo per terra una canestra vuota.

— Sei stata a portare la biancheria?