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56 | sulla tomba |
erano sempre contorti e
violenti, dalle linee spezzate; i suoi Tramonti erano tragici, quasi
un carattere di passione si mettesse nel sangue aggrumato del sole senza
raggi. I suoi Interni erano cupi, un fondo unito, senza concessioni di
forma, senza lenocinii d’artista poco coscenzioso che mette più in luce
un seggiolone intagliato, un grande caminetto che le figure del suo
quadro. Gli si addebitava anche una certa sprezzatura del disegno, un
bizzarro modo di contorcere lo scorcio dei suoi personaggi, una ricerca
dei soggetti gravi, e che fanno pensare. I suoi quadri avevano
carattere.
Il pittore era ancora giovane e robusto, malgrado otto o dieci anni di travaglio continuo per farsi accettare in questa società in cui pare che non tutti godano il diritto di vivere. Egli non aveva fatto che lavorare, lavorare sempre, ed il successo era venuto lentamente, ma era venuto. Aveva trentasei anni, ed era alto, fortissimo, con una testa