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novella greca | 335 |
dalle tinte più delicate dell’argentino-roseo sino alle cupe, profonde e rosse, del rosso che pare nero. Invano egli le diceva della bionda Dalmazia dalle forti donne, della Dalmazia bionda cui bagna malinconicamente il freddo, glauco e malvagio Adriatico. Lei ascoltava e talvolta un’aura di sorriso ironico le aleggiava sulle labbra. Paolo se ne accorgeva e desisteva. Calliope lo irritava. Ella scomponeva la sua calma olimpica.
Allora, pensando che ella fosse frivola e vana, le portava i giornali francesi, le canzonette della nuova operetta, i libri nuovi. Li leggevano insieme. Lui leggeva benissimo, con una voce in cui tremava un’emozione strana. Ella stava a sentire quelle singolari descrizioni, quelle scene amorose, ora fredde e gravi, ora ardenti; stava a sentire, ma parea non ascoltasse. Spesso sembrava che ella si annoiasse profondamente di tutto. Si stringeva nelle spalle come infastidita, ma non diceva nulla. Una volta erano soli. Da una settimana Dio-