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320 ritratto di donna


Però anche in questi momenti, la bocca rimaneva fresca, viva, divina. Vi ricordate? Aveva quel bellissimo difetto del labbro superiore un po’ corto, quasi tirato in mezzo, graziosamente, infantilmente sollevato, lasciando un po’ vedere i denti. Non si comprendeva bene il disegno della bocca, ma sembrava purissimo, di un rosso garofanato, tutto vivace, tutto rigoglioso come un fiore pieno di vita. Ebbene, vi era anche questo di bizzarro: che quando la principessa guardava col suo sguardo freddo e laminoso, con lo sguardo diritto ed orgoglioso, allora le labbra si ammorbidivano nel sorriso — e quando il suo sguardo si faceva dolce, vagabondando come in cerca d’immagini, allora la bocca non sorrideva più. Singolare e perenne contraddizione fra la parte superiore e la inferiore del volto. Veniva voglia di baciarle le labbra, coprendole con la mano gli occhi — o si provava il desiderio di guardarla sino nell’anima, nascondendole la bocca. Ma nessuno ancora aveva