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commediola 309


una pesca, e staccandone un pezzetto, lo diede a Federigo con un vezzoso gesto d’amore: un’idea venuta lì per lì. Federigo prese il pezzetto di pesca, baciò lievemente le dita della manina: anche questa un’idea improvvisata. Il cameriere vide e finse di non vedere: scappò a prendere il caffè. Essi si strinsero la mano, scambiandosi le loro felicitazioni: in verità, si ammiravano. Non si erano mai tanto divertiti nella loro vita.

Trovavano naturale quello che facevano, naturale la propria indifferenza, l’impersonalità. Anzi, non pareva loro neppure arrischiata la posizione, tanta era la serenità del loro animo. Andavano innanzi come due fanciulli soddisfatti di un nuovo giuoco, trovato per caso. Federigo sapeva, poichè aveva vissuto; Lucia indovinava, perchè era donna. L’impensato la interessava.

— Signor Federigo, non vi pare che dovremmo fumare delle sigarette?

— Accendendole, scambieremo un’occhiata. Poi scambieremo proprio le sigarette.