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28 | novella d'amore |
E le prese la mano, risolutamente, per portarla via.
— No — disse lei.
— Venite via.
— No.
— Perchè?
— Perchè non vi amo.
— O Paola, o Paola, non parlate così — proruppe Fulvio, con voce di pianto.
— Come volete che io parli?
— Tacete piuttosto. Il suono della vostra voce, così dolce e così fredda, mi fa disperare. Tacete, ve ne prego.
Ella tacque. Fulvio si era buttato con le braccia e col capo sul parapetto, soffocando i singhiozzi. Ella aveva chinato la testa sul petto, come se pensasse profondamente. Una carrozza passò sulla via di Posillipo, al trotto, un suono di risa squillanti arrivò. Paola levò il capo.
— Non piangete, Fulvio.
— Non piango — disse lui, disperatamente.