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274 | sconosciuto |
convulsioni disperate. Lui distrugge la mia vita: io distruggo la sua...
Bruscamente si arrestò, stringendosi il viso fra le mani. Allora la terza parlò, quietamente, con una voce media, giusta, di una monotonia grave:
— Egli mi ama; io l’amo. Almeno, ogni tanto, me lo dice. Almeno, ogni tanto, mi sembra d’amarlo. Non ne siamo punto sicuri. Egli non ha mai creduto all’amore: io non vi credo da che lui ha fatto crollare la mia fede. Una giornata plumbea, in una sala di accademia, quando un oratore scalmanato cercava invano ispirare nel pubblico il suo falso entusiasmo, egli mi disse: Tutto questo è molto ridicolo. Moltissimo — gli risposi. Lui s’inchinò, soddisfatto di aver ritrovato una donna arida come lui. Non mi ha mai scritto lettere d’amore, non me ne scrive: io non gliene scrivo. Noi non crediamo alle lettere d’amore. Non mi ha dato nè i suoi capelli, nè un anello, nè un piccolissimo dono; mi disse che tutta