Ma vi era Annibale Massenzio, un giovanotto strano e ragionevole, che non credeva all’insensibilità di nessuna donna. Se ne avesse avuto le prove, non si sa; ma su questo punto aveva profondi convincimenti. Egli diceva dappertutto che le donne finiscono per amare, e che basta saper trovare il momento in cui vogliono amare. Quando gli parlavano della insensibilità di Adriana, si stringeva nelle spalle. Onestamente disoccupato come era, cominciò a farle la corte quasi per scherzo: lei si ribellò, come era solita ribellarsi, il che servì a mettere un certo interesse nell’animo di Annibale. — Mi piacerebbe d’innamorare questa donna — pensava fra sè. Visto che con l’assiduità non vi riusciva, trovando sempre quell’aria severa di virtù offesa che lo irritava, si allontanò tentando il più comune dei mezzi, a cui molte donne si lasciano pi-