Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
al veglione | 221 |
mata. Non rispose: il qualcuno, stancato, finì per andarsene. Erano le due e mezzo.
— Sarà forse nella sala, avrà dimenticato il numero del palco. Se lo cercassi? Così egli verrà.
Combattuta fra la paura e l’amore, discese lentamente nella sala, cercando lui. La chiamavano da ogni parte, vedendola sola, sentendo il maledetto e ridicolo tintinnìo dei campanelli: chi la prendeva pel braccio, chi la urtava, chi le gettava una parola sul volto bianco della maschera, chi gliene susurrava una all’orecchio. Lei resisteva, si scioglieva, non rispondeva, tirava innanzi, mezzo impazzita, cercando sempre, come una belva ferita, con lo sguardo feroce ed umile nel medesimo tempo.
— Egli verrà, egli verrà.
Non lo trovò, non lo sapeva cercare forse. Poi la sormontava il dubbio che lui fosse andato in palco, mentre lei era assente. Risalì aspettando ancora, morendo ad ogni minuto,