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22 novella d'amore


villa, una fila di lumi correva sino a Napoli: alta la solitudine, alto il silenzio. Le imposte del balcone che davano sul terrazzo si schiusero pianissimamente e un’ombra bianca, lieve lieve, scivolò sino a Fulvio che aspettava da tre ore.

— Grazie — disse lui, cercando vedere il volto di Paola, all’oscuro.

— Noi siamo in fiero pericolo di morte — rispose lei, con molta dolcezza.

— Lo so — e chinò il capo.

Egli non parlava. Invece, nel momento che aveva strappato a Paola la fatale promessa, la sua passione era in uno stato di esaltamento. Nella prima ora di aspettativa, egli non aveva fatto altro che ripetere a sè stesso, affannosamente, turbinosamente, quello che voleva dire a Paola: e certe parole, certe frasi, mormorate sottovoce a sè stesso, lo avevano affogato di emozione. Ella non veniva ancora. Sentiva che andavano e venivano, per casa, i servi, riordinando le stanze, chiudendo le