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Al Veglione.
La stanzina era immersa nell'oscurità. Ogni tanto, un bagliore rossigno si rifletteva sul muro: veniva dalla finestra. Nella via passavano gruppi di gente mascherata e con torcie che girava per le strade, cantando, ballando e schiamazzando. Verso le undici della sera una chiave girò nella toppa. Magda entrò, nell'ombra; senza accendere il lume, camminò nella stanza, a tentoni. Un profondo sospiro le sollevò il petto.
— Che silenzio... — mormorò sottovoce.
Rimase così un pezzo, immobile nel mezzo della stanza, come una statua nera nell'ombra. Si lasciava avvolgere da quell'ambiente cupo e deserto.