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202 duetto di salone


— ....Malinconia? Non mi pare, Giovannina. Tu hai il viso della serenità: il sangue colorisce il tuo volto, lo sguardo brilla; non hai neppure quella brutta traccia di voglia, che è quell’ombra nera sotto gli occhi.

— Infatti, io sono serena — rispose Giovanna con un lieve stiracchiamento del labbro che poteva parere sorriso — ma non è di me che si tratta, è di te, mia ridente e placida. Sono venuta qui per sapere tutto quello che hai fatto da luglio che noi non ci vediamo, come ti sei divertita, come ti sei annoiata, quello che hai detto, quello che hai pensato, — una storia lunga, lunga, lunga, come quelle che chieggono i bambini. Ascolto, mia bella Schehezerade.

— Cara, da luglio ad agosto sono stata a Castellammare, da agosto a settembre a Sorrento.

— E dal primo ottobre sinora?

— A Napoli.

— A Napoli?