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casimira bianca, coperta di merletti bianchi, adorna di rose bianche sul seno e nei capelli, si dondolava in una poltroncina americana.

— ...Voleva dirvi, Sanseverino — continuò con la sua voce seducente e molle — che rimarrò a Capodimonte sino alla fine di ottobre.

— Così tardi? Eppure voi non amate la campagna, non l’avete mai amata.

— Vi sembra? Non so veramente se io l’ami ora. Ma la sua pace mi attrae, mi soggioga. La città deve essere orribile, arsa dal sole, corrosa dalla polvere, piena di gente borghese e piena di chiasso. Che caldo deve fare laggiù! La sera, quando sto sul terrazzo, mi par di vedere Napoli fumare come una grande macchina a vapore. Ed il vostro Sorrento come lo avete lasciato?

— Bellissimo ed elegante; vi è tutto il vostro Circolo. Ognuno si domanda perchè voi manchiate.

— Anche voi lo domandate?