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164 | ideale |
— Foste al ballo in casa Della Mana?
— ...ci fui.
— Mi attendeste inutilmente? — riprese, scherzando graziosamente col ventaglio.
— Inutilmente.
— Mandai a dire che ero ammalata. Vi impensieriste? Non era vero. Il mio abito, giunto da Parigi, era un capolavoro di bruttezza.
— Questo di stasera è odioso.
— Vi pare? Eppure voi dovreste preferire questi fiori dai colori passionati. Non andate predicando da per tutto: Amore, amore, passione, passione?
— Ma non artificiale come i vostri fiori, contessa, come il falso colore dei vostri nastri, come la falsa Turchia del vostro ventaglio, come voi stessa...
— Eh! — fece lei, rivoltandosi vivamente.
— Perdono. Ho sbagliato... ho la testa un po’ confusa. Qui vi è un profumo penetrante che mi dà ai nervi.