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scena | 153 |
chè non mi uccidi, invece di dirmi queste cose?
— No, mia cara, io non ho l’abitudine di ammazzare nessuno e non voglio cominciare adesso, io. I mariti che uccidono le mogli si vedono nei romanzi di Ohnet e nei drammi del medesimo autore. Io non sono di questo parere: ho certe mie idee sull’onore che trovo inutile di sottometterti, perchè tu non le intenderesti. Sangue, no; non vale la pena, cara. Ci siamo voluti bene, prima e dopo il matrimonio, per un bel pezzo; poi tu non me ne hai voluto più, come è perfettamente naturale, e naturalmente ne hai voluto ad un altro. Non mi parlare di lotta, di battaglia, di acciecamento, di passione contrastata; non servirebbe a nulla, io non ci credo. Gli amori finiscono, ed è logico che sia così. Il tuo, per me, è durato abbastanza, mi pare. — Non mi lagno, come vedi; tu non hai fatto nulla di irregolare; anzi con quella lunga abitudine femminile, per quella tradizione a cui