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124 cuore di porcellana


fonsina dall’aspettare più Giovanni che diventava un mascalzone, ci si misero in mezzo amici, amiche, confessori. Lei diceva di sì col capo, ma significava no. Era un’ostrica calma, col suo volto dilavato e le vene senza sangue. Aveva la fermezza della passività. Curvava il capo e non si muoveva più. Lui a riprese, quando era infastidito di Fortunatella, cercava di far la pace con Alfonsina e ci riusciva, ma le cose non duravano molto così bene. Lui la maltrattava nelle lettere, come quando schiaffeggiava Fortunatella. Era una guerra d’ogni giorno — e guai se qualcuno osava gironzare intorno all’Alfonsina. Erano minacce spaventose. Questa vita durò dodici anni. La fanciulla oramai viveva di anima, tanto era stecchita e meschina.

Poi un giorno, i briganti si presero Giovanni; dicono che fosse un agguato tesogli da un colono furioso d’essere stato maltrattato; alcuni dicono preparato da un altro amante di Fortunatella. I briganti chiesero trentamila