Pagina:Serao - Fior di passione.djvu/101


delfina 101


ch’essa alla sfuggita, verso il balcone. Nel vano oscuro un’ala nera si agitava nervosamente; era un grande ventaglio. Zia Angiolina sospirò, osservò accuratamente le sue mani che aveva conservate morbide e bianche, le trovò di sua soddisfazione, stette lì lì per dire qualche cosa al ventaglio nervoso, ma se ne pentì e non disse nulla.

Cecilia ritornò; era tutta rossa. Portava un grande cespo di rose gialle e certi lunghi rami di gelsomini bianchi rampicanti. Ogni tanto succhiava vivamente l’indice della sinistra che si era dovuta pungere ad una spina.

— Non ho trovato l’ireos, — dichiarò, — sono uscita nel balcone dell’anticamera ed ho spogliato la rosa-tea che era tutta fiorita. Anche i gelsomini erano fioriti, ho strappato un po’ i rami, ma che importa? Rinasceranno.

— Che ne farai, di questi fiori?

— Li sfoglierò nel cassone. È buono l’odore dei fiori secchi. Peccato, dovrei avere le