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348 | fantasia |
per lui che le bacerà il collo; li metterà fra i capelli, ed egli bacerà quei capelli; li metterà sul petto, e lui dormirà su quel petto. O Dio, se ci siete, Dio ingiusto, Dio spietato, fatemi schiattare un’ora prima del tempo!
Un silenzio tetro regnò nella stanza, dopo questa imprecazione. Ella, un momento si era fatta indietro, riparandosi con le mani, quasi che temesse di quel delirante, a cui la febbre del sangue e la febbre del cervello ingarbugliava le idee, eccitava le forze, e dava loro la vigorìa fittizia di un uomo sano.
— ... ci hanno traditi dappertutto. In casa, all’Esposizione, in carrozza, dappertutto, dappertutto ce l’hanno fatta, come due babbei che siamo. Nel bosco, nel giardino inglese, si sono distesi l’uno accanto all’altro, in un letto di verdura! Si sono data la mano: per le scale, al primo pianerottolo, si sono baciati, mentre noi salivamo avanti. Sul terrazzino, all’angolo, si sono baciati di nuovo. È un orrore, è una vergogna quello che hanno fatto. Credo che i servitori se ne siano accorti a Centurano. Si saranno burlati di noi: quella canaglia avrà riso sulle nostre spalle...
Ansava, con due macchie di un rosso-mattone sui pomelli.
— E sapete perchè li chiamo assassini, perchè dico che mi hanno ucciso? Ne ho ragione, per Dio! Il più odioso, il più crudele di tutto questo, è che per essi, pel loro dannato amore, io mi son preso questo malanno, che mi sarebbe stato risparmiato. In una notte fresca, per una notte intiera, Lucia è stata fuori al balcone e Andrea pure: io ho dormito una notte