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220 | fantasia |
IV.
La fontanella di Michelangelo Viglia, che
. . . sull’augusto Esempio |
scorreva tranquillamente nel suo bacino di pietra grigia. La seconda parte dell’iscrizione:
Il Pellegrino, il Villico, |
non poteva servire d’incitamento a nessuno. Nella notte oscura solo la fontanella ripeteva il suo ritornello di canzone sempre fresca e giovanile. Centurano dormiva: le sue case bianche, gialle e grigie, avevano tutte le finestre sbarrate. Primo si era spento il lume dell’ingegnere Maranca, che si levava prestissimo al mattino, pei suoi lavori al duomo di Caserta; poi dell’avvocato Marini, che il giorno seguente aveva una discussione al tribunale di Santamaria: infine quello del giudice Scardamaglia, dove si faceva un po’ tardi per il giuoco del mediatore e perchè il giorno seguente non vi era per lui seduta in tribunale. Gli amici dell’onorevole di Santamaria se n’erano andati, salutandosi dalla via al terrazzo, avviandosi verso Caserta in due carrozzelle sonnacchiose, lume, cocchiere e cavallo.