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il mio segreto 127

è assente; oh ritorna, ritorna! — egli mi supplicava.

Eppure ci amavamo: la maga pallida dalle labbra di carminio, che ci scherniva, si metteva fra noi e ne faceva gelare il sangue, e rendeva deboli i nostri baci e fioche le voci. Io soffriva infinitamente più di lui, io che vedevo la maga sedersi accanto a noi, io che sentivo lo spavento di questo spettro salirmi al cervello e farmi delirare. Io che giunsi fino ad essere gelosa di quel fantasma, a cui mi sembrava che egli dirigesse le sue parole di amore: io, che in uno scoppio di gelosia furiosa, gridai:

— Tu m’inganni, tu ne