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114 il mio segreto

via del teatro, salì le scale, entrò in un palco e si pose immediatamente a dardeggiare la folla col suo sguardo nero. Si pose subito a ridere con le sue labbre di sangue; io in un palco dirimpetto a lei, imitandola, guardai sfacciatamente la folla e risi, risi sempre. D’un tratto ella scomparve, io m’abbandonai in una atonia come se mi mancassero gli spiriti, poi mi risvegliai nell’amarezza saliente dei rimorsi. L’amico che m’aspettava, a cui dovevo portare le parole di consolazione e di perdono, era morto, solo, mentre io rideva al teatro.