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nuova caccia. 79


È la caccia al lettore. Sì, lettore umanissimo, tu sei l’oggetto della caccia dei letterati, poeti, giornalisti, filosofi, scienziati. A te sono dirette tutte le colossali lettere dei cartelloni, le microscopiche lettere dei cartellini, i trasparenti, le pioggie colorate, tutti gli infiniti e molteplici aspetti della rèclame e della claque. Per te gli autori si inginocchiano nelle prefazioni, negli avant-propos, nelle platoniche dediche — per averti s’inventano i mille trucs degli abbonamenti, le promesse dei premi favolosi che superano di gran lunga il prezzo che tu sborsi, quasi che il giornale volesse avere il piacere di farti un regalo: curioso disinteresse! Poi le sciarade, immenso campo dove il lettore potrà, mediante un piccolo sforzo di memoria, indovinare, rimanere vincitore, e di che premio! vi so dire. Lettore, per te si fabbrica, per te si traduce, alcuni hanno anche l’ingenuità di creare; per te si legge e per te si scrive; per te si scarabocchia, per te si toglie — onesta parafrasi — dagli altri giornali — e tutta questa roba mischiata, unita, condita col pepe di uno scherzo, col sale di una riflessione, con l’olio della raccomandazione alla tua benignità, ti vien presentata con un inchino, con un sorriso — si vuole che tu legga. Tu non leggi — o uomo di poca fede!