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la canzone popolare. | 19 |
gorato accompagna con la voce il tic-tac della macchina; il muratore, arrampicandosi per le impalcature dove arrischia la vita, gitta al vento le note della sua canzone; nel seno della terra dove non entra barlume di sole, il minatore unisce ai colpi regolari della sua piccozza un monotono ritornello. Il popolo non ha svaghi, non ha consolazioni, non ha gli strani piaceri in cui noi ci anneghiamo — il popolo per dimenticare, per non maledire, per sorridere, non ha che il canto. Lasciatelo cantare...
Chi sa! È forse così che parla a Dio.