Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/80

78 cristina


— Sempre lo stesso — rispose ella, con un soffio di voce.

— Ha chiesto neve da mangiare?

— Sì.

— Avete rinnovato le vesciche di neve sulla ferita?

— Sì.

— Dà molto sangue?

— Molto: tre asciugamani, da oggi.

Il medico tacque, per poco, come pensando. Poi si chinò sull’ammalato.

— Dorme — disse.

— Non dorme: ogni tanto apre gli occhi.

— La febbre non è forte, per l’infiammazione: solo trentanove gradi e mezzo —